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Ventotene: il recupero subacqueo di un’anfora romana di 2.100 anni fa

Scoperta Subacquea: Anfora Romana Perfettamente Conservata Emerge dai Fondali di Ventotene

Un eccezionale ritrovamento archeologico ha fatto luce sulla storia sommersa dell’isola di Ventotene. Si tratta di un’importante anfora romana risalente a 2.100 anni fa, un reperto che rischiava di essere trafugato da tombaroli subacquei, ma è stato salvato grazie all’intervento della Guardia di Finanza.

ventotene guardia di finanza recupero anfora

Il Contesto del Ritrovamento dell’anfora romana

L’anfora, identificata come “Dressel 1B”, è un’anfora vinaria tipica dell’area tirrenica e diffusa tra la fine del II e la metà del I secolo a. Il reperto è stato trovato a una profondità di sei metri sul fondo marino dell’arcipelago pontino, precisamente nell’area di balneazione dell’isola di Ventotene.

Il Ruolo Chiave della Guardia di Finanza

La posizione della reliquia la rendeva vulnerabile al saccheggio subacqueo.

L’area del ritrovamento era situata nella parte sud dell’isola, caratterizzata da fondali bassi ed è spesso frequentata dal traffico diportistico. Questo la rendeva un bersaglio facile per i tombaroli subacquei.
Tuttavia, l’intervento tempestivo della Guardia di Finanza ha evitato il furto.
Gli esperti sommozzatori della Stazione Navale di Civitavecchia hanno collaborato con la Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina per condurre l’operazione di recupero. Il funzionario territorialmente competente della Soprintendenza, Carlo Molle, ha supervisionato l’intera operazione, assicurandosi che questi reperti inestimabili fossero protetti.

ventotene recupero anfora con reti

Il Recupero dei Reperti

Oltre all’anfora, è stato recuperato un manufatto di tufo locale di forma cilindrica, originario delle cave di tufo dell’isola, questi blocchi lapidei erano evidentemente legati al naufragio di un’imbarcazione da carico.

Entrambi i reperti sono stati portati in superficie utilizzando palloni di sollevamento e reti apposite e successivamente trasportati nella Caserma G.di F. “Finanziere Mare Francesco Nunziale”dove sono stati immersi in vasche contenenti acqua dolce per la desalinizzazione, un processo cruciale per la conservazione a lungo termine.

Il recupero del Manufatto di Tufo a Ventotene

Il manufatto di tufo locale a forma cilindrica è riconducibile alle cave di tufo dell’isola, utilizzate già in epoca romana per la costruzione della celebre Villa Giulia e successivamente per l’edificazione del famoso carcere borbonico di Santo Stefano e per la neo colonizzazione di Ventotene.
Questi reperti non sono soltanto oggetti antichi, ma capitoli viventi della storia di Ventotene.

Guarda il video del recupero dell’anfora romana trovata nei fondali di Ventotene

https://www.youtube.com/watch?v=wddHAS6r4Uo

La Significatività Storica del Ritrovamento, il Possibile Naufragio

L’anfora romana “Dressel 1B” rappresenta un importante pezzo di storia, offrendo una preziosa finestra sulla vita marittima dell’antica Ventotene. Il suo ritrovamento solleva interrogativi sul naufragio di una nave romana carica di merci, gettando nuova luce su eventi sepolti nei fondali dell’isola.

L’isola di Ventotene continua a rivelare i suoi segreti nascosti, offrendo un’opportunità unica di esplorare la sua storia millenaria.

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Archeologia Subacquea

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