Da ragazzo ho subito una sostituzione della valvola aortica. Posso prendere lezioni d’immersione?
La risposta degli specialisti DAN:
Ogni anno, in tutto il mondo, vengono effettuate più di 250,000 sostituzioni della valvola aortica.
La malfunzionalità della valvola aortica può essere congenita e la sostituzione valvolare risulterebbe quindi necessaria nel caso di: valvola aortica bicuspide, danneggiamento dovuto ad un’infezione, quando l’estensione del danneggiamento raggiunge il cuore. Solitamente, la sostituzione valvolare è conseguente ad infezioni batteriche della gola, come faringite o tonsillite. Nel tentativo di combattere l’infezione infatti, le valvole aortiche, semplici vie di passaggio, subiscono un danneggiamento (malattia reumatica del cuore). Con la giusta terapia antibiotica è possibile, oggigiorno, tenere questa malattia sotto controllo ma per quegli adulti che erano già sintomatici da bambini, potrebbero presentarsi i postumi del deterioramento valvolare.
Chiunque abbia subito un intervento a cuore aperto dovrebbe essere esaminato in maniera più approfondita durante la visita medica per l’idoneità all’attività subacquea.
Con una valvola cardiaca perfettamente funzionante e in assenza di sintomi cardiovascolari, il problema principale per un subacqueo con una valvola aortica artificiale diventano i medicinali per l’anticoagulazione (diluizione del sangue) necessari ad evitare la formazione di trombi. Questi, infatti, aumentano il rischio di emorragia e il subacqueo deve esserne a conoscenza soprattutto se in relazione ad un trauma.
Durante la visita d’idoneità all’immersione, è importante informare il medico subacqueo di ciascun medicinale assunto affinchè si abbia la certezza di poterne fare uso durante l’attività. Per la patologia aortica congenita vengono usate persino protesi aortiche biologiche, provenienti ad esempio da valvole suine. Queste non necessitano di anticoagulanti ma sono meno durature e richiedono perciò la sostituzione molto prima di quelle artificiali.
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Author: DAN Europe
è una fondazione internazionale senza fini di lucro che, dal 1983, assiste i subacquei in difficoltà e conduce ricerche scientifiche per rendere l'immersione sempre più sicura. L'impegno di DAN Europe nella ricerca medica è molto ampio ed indaga vari aspetti dell'attività subacquea. I risultati ottenuti fino ad oggi dagli scienziati DAN sono diventati un punto di riferimento per la comunità medico-subacquea internazionale. Le aree di ricerca di DAN sono centrate su tecnologia dell’immersione, fisiologia e medicina iperbarica, fisiopatologia, ergonomia, fisiologia dell’immersione.
