naturalista in tempo di pandemia

Un naturalista in tempo di pandemia (parte terza)

Salve ragazzi, questa volta si entra in acqua per continuare il nostro gioco: lo sapevi che… ? In questi mesi, il mare (e la natura tutta) sta tirando un sospiro di sollievo. Quando torneremo a immergerci, lo troveremo ancora più bello e “riposato” e sarà fantastico vedere dal vivo tutte le cose che stiamo imparando. Nel frattempo, godiamoci queste immagine subacquee con relative curiosità e aspetti poco noti dei protagonisti.

1 Lo sapevi che la Posidonia oceanica non è un’alga, ma una pianta? Infatti, esattamente come le piante terrestri, possiede foglie, fusto e piccole radici (nelle alghe non c’è questa differenziazione). Inoltre, produce anche fiori e frutti che, per la loro forma, sono chiamati “olive di mare”.

naturalista in tempo di pandemia

2 Lo sapevi che la posidonia ospita uno dei bivalvi più grandi del mondo? I bivalvi sono molluschi la cui conchiglia è formata da due pezzi (o valve, appunto). Il più grande del Mediterraneo è la pinna o nacchera (Pinna nobilis) che ha l’aspetto di un’enorme cozza, alta fino a 90 cm. Qualche volta all’interno della conchiglia è possibile osservare una coppia di gamberi: sono i “guardiani della nacchera”. Si racconta che, in caso di pericolo, con i loro movimenti mettano in allarme la nacchera che prontamente chiude le valve. Purtroppo, negli ultimi anni la pinna sta subentro una grave decimazione a causa di un protozoo parassita che potrebbe portare all’estinzione di uno degli organismi simbolo del nostro mare.

naturalista in tempo di pandemia

3 Lo sapevi che c’è un pesce che fissa i polpi? Il polpo è mimetico e difficile da individuare, ma ci può venire in aiuto un pesce molto comune, lo sciarrano. Se guarda in una certa direzione, seguite il suo sguardo e quasi sempre  troverete un polpo. Questo pesce, infatti, è letteralmente “fissato” per questo animale.

naturalista in tempo di pandemia

4 Lo sapevi che esiste il “pomodoro di mare”? Vive sugli scogli nella fascia più superficiale ed è chiuso a palla durante la bassa marea, ricordando il noto ortaggio. Col ritorno dell’acqua, si riapre e cattura le sue piccole prede con i tentacoli urticanti. Il vero nome dell’animale è attinia, o anemone di mare, ed è un parente delle meduse ( il nome scientifico è Actinia equina).

naturalista in tempo di pandemia

5 Lo sapevi che alcune meduse non sono urticanti? La bellissima medusa “cassiopea” vive solo nel Mediterraneo e non è urticante per l’uomo, ma solo per le sue piccole prede. Al contrario della piccola “medusa luminosa” (se toccata, emette una luce verdastra) che qualche volta ci costringe a uscire dall’acqua.

naturalista in tempo di pandemia

6 Lo sapevi che la sogliola è posata su un fianco? Quello che vediamo, infatti, non è il dorso del pesce, ma il suo lato destro. Il rombo, invece , mostra il lato sinistro (nella foto, un rombo di rena).

naturalista in tempo di pandemia

7 Lo sapevi che la cernia a una certa età diventa “cernio”? Scusate la battutaccia, ma era solo per dire che nel corso della vita cambia sesso, passando da femmina a maschio. Il fenomeno, chiamato inversione sessuale, è abbastanza diffuso tra i pesci. Per esempio, l’orata prima è maschio e poi diventa femmina. C’è anche chi è maschio e femmina contemporaneamente, come lo sciarrano che però si riproduce con un canonico incontro a due (l’autofecondazione è rara).

naturalista in tempo di pandemia

8 Lo sapevi che esiste il pesce “peperoncino”? Vive tra gli scogli a bassa profondità e misura solo pochi centimetri. Il maschio è rosso con la testa nera, mentre la femmina è grigia. Si riproduce in primavera quando il maschio assume un colore più acceso, per attirare la femmina. Le uova sono deposte sulle rocce e controllate dal maschio.

naturalista in tempo di pandemia

9 Lo sapevi che le bavose hanno le “corna”? Questi simpatici pesciolini sono comunissimi sugli scogli, anche vicino alla superficie. La loro pelle è coperta da un abbondante muco (da cui, bavose) che gli permette di resistere per un po’ di tempo fuori dall’acqua e hanno due antennine sopra gli occhi che li rendono davvero buffi. Simili e altrettanto comuni sono i ghiozzi le cui pinne ventrali sono unite a formare una specie di ventosa per aderire alle rocce.

naturalista in tempo di pandemia

10 Lo sapevi che il veleno della tracina può essere disattivato dal calore? La tracina vive nella sabbia,anche a bassa profondità, e con la pinna dorsale può iniettare un veleno abbastanza doloroso.  In caso di puntura, un buon suggerimento è d’immergere il piede in acqua molto calda per alcuni minuti. Il veleno, infatti, è di natura proteica e disattivabile con il calore.

naturalista in tempo di pandemia

11 Lo sapevi che il maschio del cavalluccio marino partorisce i suoi piccoli? Dopo un lungo corteggiamento, la femmina depone le uova in una tasca ventrale del maschio.  Il marsupio non offre solo una protezione, con i suoi vasi sanguigni alimenta e ossigena gli embrioni proprio come una placenta. Il maschio porterà avanti il “pancione” per qualche settimana, fino all’emissione di centinaia di minuscoli cavallucci marini.

naturalista in tempo di pandemia

12 Lo sapevi che a maggio i tordi costruiscono il nido? Bella scoperta, direte voi. Già, ma io mi riferisco ai pesci di nome “tordi”. I più belli sono quelli del tordo grigio, che ho avuto la fortuna di osservare all’isola di Ponza. Lo costruisce solo il maschio con sabbia, sassolini e alghe. Terminato il lavoro, la femmina deporrà le uova al suo interno e il maschio prontamente le feconderà e proteggerà fino alla schiusa.

naturalista in tempo di pandemia

13 Lo sapevi che il nostro mare è speciale? Il Mediterraneo è un mare straordinario per la ricchezza biologica, per i numerosi endemismi (specie che vivono solo da noi), per i colori e la trasparenza dell’acqua…  e per l’incanto delle sue coste. Ma questo sono sicuro che lo sapevi!

La prossima volta ci ritroveremo su una bella spiaggia e tutti insieme andremo a scoprire gli altri tesori e segreti del mare.

Arrivederci.

Luciano Bernardo
Author: Luciano Bernardo

Luciano Bernardo è un naturalista di Roma. Guida subacquea, divulgatore e scrittore del mare. Con Nardini editore ha pubblicato i libri: "emozioni tropicali" e "una giornata al mare". È autore di articoli pubblicati su riviste, quotidiani, portali web. Nel 2017 fotografa a Favignana la medusa nomade (Rhopilema nomadica), proveniente dal Mar Rosso. Il suo sogno è l'incontro con un Argonauta argo. Nel tempo libero gioca a ping pong.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto