fish and chips

Fish and chips è preparato con uno squalo protetto

Il contributo inglese alla cucina internazionale: la patatina. E cosa mangiano gli inglesi con le patatine per renderle meno squallide? …Il pesce!

Kevin Kline, Un pesce di nome Wanda

Cosa mangio esattamente quando mi servono fish and chips?

Risponde l’esperto Massimo Boyer, biologo marino

Avete mangiato di recente fish and chips, il piatto forse più tipico dello street food britannico? È molto probabile che abbiate mangiato uno squalo protetto. Secondo il lavoro recente di ricercatori dell’Università di Exeter che hanno analizzato il DNA per identificare il pesce ormai fatto a pezzi, la maggior parte dei negozi di fish and chips propina agli ignari consumatori, con nomi di fantasia come huss, rock, flake e rock salmon, quello che in realtà altro non è che spinarolo o spiny dogfish.

Lo spinarolo (Squalus acanthias) è un piccolo squalo di acque temperate, classificato di recente come vulnerabile – a rischio di estinzione per pesca eccessiva – dalla IUCN. Altre specie di squalo vanno a finire nel fish and chips, come il palombo stellato, il gattuccio e la verdesca.

La pesca dello spinarolo sarebbe vietata in Europa, ma dal 2011 ne è permessa la vendita quando viene preso con reti calate per altre specie, come by-catch o cattura accessoria. Lo squaletto vive nel Mediterraneo e negli Oceani Atlantico e Pacifico temperati boreali (nell’emisfero nord), si pesca tra 100 e 800 m di profondità con reti a strascico o con palangari.

Nel corso della stessa operazione sono stati prelevati campioni anche da un grossista fornitore di ristoranti asiatici in Gran Bretagna, trovando pinne di squali martello e di mako (altre specie minacciate di estinzione).

Da notare che per il consumatore di fish and chips non è possibile risalire alla specie di partenza, quando si ha a che fare con bocconi di pesce fritto, e questo apre altri temi come quello, non sapendo cosa sto mangiando, di essere più o meno esposto a sostanze inquinanti come metalli pesanti e plastiche. Ma soprattutto si sottolinea ancora una volta quanto sia diffuso e difficilmente controllabile il traffico di specie protette.

 

fish and chips

Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto