carte antiche

Sulle carte antiche, alla ricerca dei reef perduti

Un nuovo studio condotto da un’equipe Australiana e Statunitense ha preso in esame vecchie carte nautiche del XVIII secolo confrontandole con quelle odierne, alla ricerca… no, non di tesori o relitti antichi, ma dei reef perduti.

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Pare che oltre metà dei reef mappati con cura (e con metodi antiquati) nel 1770 siano ormai scomparsi, andati, persi. E in alcune aree, vicino alla costa, la perdita è vicina al 90%.

Il tasso di scomparsa delle formazioni coralline sta subendo un’accelerazione improvvisa, dovuta alla variazione del clima terrestre, ma a quanto pare è un fenomeno che ha radici più antiche.

Il lavoro sui reef fantasma (ghost reef) è pubblicato sulla rivista Science Advances.

Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

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