Adriano Penco

Scatti Sommersi – Adriano Penco

In questo III° Volume della collana  dedicata ai Maestri della Fotosub  italiana, l’autore Angelo Mojetta, più che realizzare un incantevole  portfolio del fotografo subacqueo Adriano Penco, lo rappresenta tracciandone il percorso professionale.

Sfogliando l’opera si ha la percezione di come le sue trasformazioni stilistiche non dipendono solo da una maggior abilità tecnica, ma anche dallo  studio e l’applicazione, dalla creatività, e dal saper inventare un proprio stile che doni vita agli elementi racchiusi nel fotogramma.

Oltre sessanta fotografie sono presenti in Scatti Sommersi Vol. III°,  selezionate accuratamente  per attraversare e illustrare una carriera lunga poco più di tre decenni.

Adriano Penco
Un tipico ambiente corallino della Micronesia che può essere visitato anche praticando lo snorkeling. Mi piace molto scattare immagini a pelo d’acqua, perché mi consentono di sfruttare l’effetto specchio e giocare con le sfumature che si creano.

Lo stile fa risaltare la differenza e l’innovazione di un fotografo rispetto ad un altro, che non significa mettersi in competizione, ma solo esprimere differenti interpretazioni.

La successione degli scatti pone in evidenza  la conversione avvenuta dalla fotografia analogica a quella digitale di Adriano Penco, passando poi al  reportage per l’editoria, alla rappresentazione tramite segno, forma e colore della sua  prima mostra fotografica, fino ad esaltare il movimento, l’eleganza e la relazione tra uomo e animale.

Un rapporto tenero, che pone entrambi, secondo il fotosub genovese, su un livello di gioiosa condivisione del mondo sottomarino, perché la vita è nel movimento.

La  fotografia è ormai riconosciuta a pieno diritto come linguaggio artistico  ed è presente al fianco di pittura, scultura e video nelle grandi collezioni d’arte pubbliche e private.

La sua forza ed immediatezza comunicativa e la moderna evoluzione digitale ne hanno fatto la forma  espressiva prediletta dagli artisti contemporanei.

Adriano Penco
E ancora con la tecnica dello scatto multiplo ho potuto documentare e dare movimento al salto di questa megattera. Canale di Mozambico.

Sono state proprio le recenti innovazioni  tecniche  a favorire il definitivo superamento del confine tra reale ed immaginario, liberando la fotografia dalla rappresentazione per diventare strumento di costruzioni di mondi fantastici e onirici.

Anche se il digitale è acclamato come una rivoluzione, gli artisti che svolgono la propria attività gravitano tra la “fotografia pura” e la “grafica pittorica”, ed è proprio da quest’ultima che ha attinto nel 2017 il progetto dal titolo Fondali Immaginari, realizzato da Adriano Penco e la pittrice digitale Aglaja Gabriella Corbo; di cui ne dà dimostrazione il volume Scatti Sommersi a  pg. 124.

“Fondali immaginari” è  un  progetto che ha trovato fonte d’ispirazione nell’esigenza di mettere la fotografia subacquea  al servizio dell’arte pittorica terrestre.

Tecnica, cromatismi, semiotica, creatività, emozioni, tutte qualità già presenti nella cornice dei fotogrammi dell’autore, che sono stati  reinterpretati dalla illustratrice ligure.

Ne è seguito un progetto che si sgrana tra fantasiose visioni e improbabili incontri, differenti soggetti che nella realtà si sono adattati a vivere chi  in mare chi in terra , ma che tra i quadri si fondono valorizzando e catturando lo spirito e la luce della natura. Questo incontro e collaborazione ha influenzato fin da subito il fotosub, spronandolo a  ricercare in ogni fotogramma  singolari scenografie o riproduzioni di  emozioni, rivolgendosi  alla realizzazione di fotografie  da parete o se si preferisce da esposizione. Riproduzioni  tematiche che,  in  una  sola inquadratura,  vogliono  raccontare  il coraggio, la felicità, la fiducia, la meraviglia, la paura e la sorpresa tanto per citare alcuni  esempi.

Emozioni che vengono recitate dai soggetti marini  racchiusi  nelle scene  e dagli stessi trasmesse a chi le osserva.

“Imagetelling” o “Storie in cornice”, come ama definirle Penco, sono l’ultimo progetto realizzato dal fotosub nel 2018  e trattato da Scatti d’ Autore da pag. 126  in avanti.

Adriano Penco
La paura – Nella caverna sovrastato dal truce sguardo , il minuto cavalluccio non si sente più al sicuro, è violato e i suoi occhi sono colmi di paura .

Immagini create per offrire in un fotogramma una narrazione diversa, non più una mera interpretazione della scena  subacquea.

Per seguire questa nuova vena artistica Penco ha prodotto  immagini chiare dove gli elementi sono riconoscibili, attenendosi alla poetica  dell’immagine che rappresenta  il concetto cardine su cui ruota la propria identità , stile e sensazioni artistiche dell’autore.

La monografia, di Angelo Mojetta, oltre a tracciare il percorso fotografico di Adriano Penco e di come è maturato col tempo, vuole essere anche lo strumento per  dar voce ad un obiettivo del fotografo ligure: far conoscere le bellezze del mondo marino, e di quello che significherebbe  perderle  per colpa  dei cambiamenti climatici o dell’ inquinamento, anche di microplastiche. In sintesi un incitamento e un invito a rispettare e tutelare maggiormente il nostro mare e l’intero pianeta.

adriano penco
L’interesse – un sentiero in fondo al mare attende l’uomo che si immerge. Il mantello screziato della Tridacnia gigas, il più grande bivalve presente al mondo, si distende e come un variopinto tappeto sembra volergli indicare il giusto percorso.

 

adriano penco
La libertà – mentre i pescatori chiudono la rete, aumenta la consapevolezza di essere in trappola. Inizia così il carosello in cerca di un varco tra le maglie. Frenesia e disperazione esplodono però in gioia appena si riacquista la liberà.

 

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Lo stupore – può un organismo marino trasmettere stupore e ammirazione? Si, se come questo splendido ramo di gorgonia giallo/rossa, esprime fascino ed eleganza. Tanto da guadagnarsi l’estasiata attenzione di una castagnola rossa.

 

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Il piatto degli innamorati – la volontà di raccontare storie in fotografia mi ha permesso di stampare e firmare il piatto da collezione della 32 edizione di San Valentino Innamorati a Camogli 2019. Una immagine semplice con un fondale vivace e colorato capace di farsi apprezzare anche da chi non fa subacquea. Un’immagine tenera e romantica , in cui protagoniste sono le due stelle marine adagiate sul fondo. Rosse come il colore della passione, si toccano lievemente con le braccia formando un piccolo cuore. La fotografia subacquea entra così a far parte di una ambita collezione di piatti, caratterizzata da immagini realizzate da illustri artisti.

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Author: ScubaPortal

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