Le premesse sono semplici: il numero delle meduse aumenta, il numero delle bocche da sfamare sulla terra anche: 1+1 quanto fa? Ci ridurremo a mangiare le meduse?
In Asia sono mangiate da migliaia di anni, ma in Europa non sono mai diventate popolari, che dipenda dalla consistenza gommosa che assumono dopo la tradizionale essiccazione nello stile cinese?
Vedi la jellyfish salad della foto di apertura dell’articolo. Vi sembra appetitosa?
Un gastrofisiologo Danese, il dr. Pedersen, ha sviluppato un nuovo metodo per essiccare le meduse, estraendo l’acqua con alcool, il che le rende sottili come la carta e croccanti, e in 2 giorni soli contro i 30-40 richiesti dalla procedura cinese. Il lavoro completo è visibile su The International Journal of Gastronomy and Food Science.
Il numero crescente di meduse in mare interferisce con il lavoro dei pescatori, riempie le reti di biomassa che deve essere buttata, di proteine nobili che nessuno vuole mangiare.
Pedersen ammette che la sua medusa a “patatina” sa di poco, ma a suo dire avrebbe un certo fascino e un buon potenziale per essere accettata come snack. Vedremo, se tra qualche anno accompagneremo i nostri aperitivi con meduse secche avrà avuto ragione!
Fonte: University of Southern Denmark. “Anyone for crispy jellyfish?.” ScienceDaily. .
Author: Massimo Boyer
Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo
