mucillagini

Mucillagini 2020

Si ripetono anche quest’anno, con la bella stagione, segnalazioni di fondali ricoperti da mucillagini. Per questa ragione abbiamo pensato bene di raccogliere le idee.

Cos’è la mucillagine

La mucillagine è per definizione una glicoproteina appiccicosa, prodotta da molte piante per evitare il disseccamento e trattenere l’umidità, e dalle alghe sovente come reazione allo stress. A partire dagli anni ’80 i giornali hanno iniziato a puntare l’attenzione sul fenomeno ciclico della formazione di mucillagini in mare. Fenomeno per altro già noto ai pescatori, che lo chiamavano con denominazioni dialettali come acquazza, lappa, sbroma.

Cosa sono le mucillagini pelagiche

Soprattutto in Adriatico si formano nella colonna d’acqua aggregati mucillaginosi pelagici, di materiale organico, in inverno-primavera e in autunno. Sembra che i responsabili siano alghe planctoniche, Diatomee e Dinoflagellati, che nei periodi indicati hanno esplosioni demografiche alla fine delle quali, forse per reagire allo sbilanciamento dei rapporti tra le sostanze nutrienti, producono per essudazione le mucillagini. Queste poi si aggregano, tendono a galleggiare ed ammassarsi verso riva, con conseguenze estetiche negative per il turismo.

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Cosa sono le mucillagini bentoniche

Le mucillagini bentoniche sono ormai diventate una caratteristica costante del paesaggio sommerso in numerose località delle coste tirreniche e liguri. Il fenomeno interessa i substrati duri e le Praterie a Posidonia e il suo aspetto più appariscente è lo sviluppo di una coltre cotonosa che può anche ricoprire totalmente gli organismi bentonici. A produrre i lunghi filamenti di muco sono alghe filamentose appartenenti alle Crisoficee e alle Feoficee. Il fenomeno ha inizio nella tarda primavera, con l’estate le mucillagini si staccano e si impigliano in gorgonie, posidonia, sargassi.

Qui possono bloccare la luce, necessaria per la fotosintesi di posidonia e alghe, o possono portare a accumuli eccessivi di sostanza organica che genera consumo eccessivo di ossigeno, e morte dei tessuti vivi della gorgonia. Oltre a molteplici stress per tutti gli organismi bentonici sessili e anche per organismi mobili come i pesci che possono dover abbandonare le loro tane, chiuse dalla mucillagine.

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Mucillagini e cambiamento climatico

C’è una relazione tra la comparsa sempre più frequente delle mucillagini e il cambiamento climatico? Sembrerebbe di sì, per lo meno è stato osservato come condizioni come inverni miti, basse velocità delle correnti, primavere calde, possono rinforzare il fenomeno.

Che ha effetti sulla pesca (intasamento delle reti), sul turismo (effetti estetici sull’ambiente) e possibilmente sulla salute umana per la capacità degli aggregati di trattenere e quindi concentrare gli eventuali composti tossici presenti nelle acque o favorire la crescita di agenti patogeni.

Le foto di questo servizio sono state fatte all’isola d’Elba, grazie alla collaborazione con Biodivers, che non ha avuto paura di mettere in evidenza un fenomeno biologico considerato da molti diving center un tabù, per le possibili conseguenze negative sul turismo.

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Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

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