squalo balena

Quel bamboccione dello squalo balena

Un enorme lavoro di fotoidentificazione sugli squali balena dell’oceano Indiano, condotto da scienziati australiani dell’AIMS e pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science dimostra che i giovani maschi, sotto i 30 anni, non amano molto viaggiare e rimangono sempre nei paraggi di casa.

Con ordine: ogni individuo di squalo balena è caratterizzato da un unico schema di disposizione dellie macchie bianche, una specie di impronta digitale, che non cambia durante la crescita. Da una fotografia, anche fatta da un non professionista, si può riconoscere ogni individuo, dargli un nome, e seguirlo nei suoi spostamenti.

I ricercatori hanno lavorato su oltre 6000 foto scattate da subacquei e snorkelers in un grande progetto di citizen science. Le foto riguardavano 1000 squali diversi, fotografati in oltre 10 anni in tutto l’oceano Indiano.

I risultati della ricerca

squalo balena

  • Il 35% degli animali fotografati sono stati rifotografati in media per oltre un anno nel medesimo sito.
  • Nessuno squalo ha attraversato tutto l’oceano Indiano
  • Un animale è stato fotografato prima alle Seychelles e successivamente in Mozambico.
  • A Ningaloo reef, Australia Occidentale, sembra esserci una popolazione stanziale di giovani maschi sotto gli 8 m di taglia, che si trattengono nell’area anche 19 anni o più. Lo squalo balena maschio raggiunge la maturità sessuale a 8 m di lunghezza, che corrispondono più o meno a 30 anni di età. Questo significa che la popolazione di Ningaloo Reef è formata da maschi teen-agers, sedentari e casalinghi, che non hanno nessuna voglia di andarsene prima del tempo. Raramente si vedono nella zona maschi e femmine adulti.

Una situazione simile l’abbiamo vista e descritta a Cenderawasih Bay, Papua Indonesiana, oceano Pacifico. Chi volesse approfondire può rileggere i miei articoli scritti a suo tempo su

scubazone

  • Il gigante e il pescatore di Massimo Boyer [SZ3]
  • Parla il pescatore di Massimo Boyer [SZ9]
Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto