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Le cascate di Batanta, Raja Ampat

Lasciamo l’Agusta Eco Resort poco dopo le otto del mattino. Oggi vivremo una giornata veramente particolare: infatti oltre le immersioni ci aspettano le cascate dell’isola di Batanta.

Il primo tuffo è dedicato alla macrofotografia. Scendiamo fino a venti metri su un fondale di sabbia lentamente degradante con alcune piccole formazioni di corallo. A prima vista sembra senza vita ma ecco che Roky, la nostra guida, ci indica un piccolo pesce pipa fantasma (Solenostomus cyanopterus) che si lascia docilmente avvicinare e fotografare. Anzi sembra quasi che si metta in posa come una top model!

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Poco più avanti ne troviamo un altro ma molto più bello: infatti è un pesce pipa ornato (Solenostomus paradoxus) tutto giallo e rosso, perfettamente mimetizzato su una piccola gorgonia. Finita la sabbia siamo arrivati al reef. Appoggiato su una spugna troviamo un pesce foglia (Taenianotus triacanthus) che ci guarda un po’ assonnato senza muoversi di un millimetro.

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Le sorprese si moltiplicano senza soluzione di continuità. Impossibile ricordarle tutte: nudibranchi di varie forme e colori, platelminti, pesci rasoio, spugne e coralli dalle forme più imprevedibili. Risaliti in barca ci attende un tè o un caffè con i biscotti mentre ci dirigiamo verso l’escursione della giornata. All’Agusta Eco Resort infatti spesso si abbinano alle immersioni splendide escursioni, alla scoperta di questa terra selvaggia e incontaminata così varia e così diversa da tutto il resto del mondo.

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Ci inoltriamo con il motore al minimo lungo il fiume delle mangrovie cercando di fare meno rumore possibile: infatti  la foresta intorno a noi sembra  magica, ci aspettiamo di incontrare Legolas e gli elfi del signore degli anelli  a ogni ansa del corso d’acqua. Le radici delle mangrovie escono dal fondale e si intrecciano in modo inestricabile, i tronchi si innalzano altissimi a cercare la luce del sole e il silenzio è rotto solo dal verso di qualche uccello misterioso nascosto nel folto dei rami.

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Prendiamo terra infine a un pontile, da qui in dieci minuti di passeggiata nella jungla arriviamo alla prima cascata. Per chi vuole proseguire in poco meno di un’ora si può ammirare la seconda cascata, molto più grande e alta. Tornati alla prima cascata lo staff di Agusta Eco Resort ci ha preparato un’altra sorpresa: tutto è pronto infatti per la discesa della cascata in corda doppia. L’attrezzatura, imbragatura, corda, casco, discensore, tutto è pronto per l’avventura. In piena sicurezza dopo alcuni semplici consigli di Marco, esperto alpinista e di Stefano, speleologo, si comincia a scendere tra gli spruzzi dell’acqua che precipita nel laghetto ai piedi della cascata. È davvero facilissimo ed esaltante! Un’emozione indescrivibile che termina con un bel bagno rinfrescante nell’acqua dolce. Mai avrei pensato di vivere un ‘ esperienza così eccitante, che di solito si pratica in montagna, nel paradiso delle immersioni e nel centro mondiale della biodiversità marina a due passi dall ‘ equatore e che propone solo l’Agusta resort.

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In breve siamo di ritorno alla barca e poi via fino alla nostra isola dove ci riposiamo  in piscina  fra un tè e le vivide impressioni dell’avventura trascorsa, nell’attesa dell’immersione notturna.

Marco Montaldo
Author: Marco Montaldo

Marco Montaldo, nato a Torino il 7-2-1956 . Dopo il liceo classico ho conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e la specialità in odontostomatologia. Ho lavorato per sette anni alla Dental clinic dell’ Università di Torino e contemporaneamente nel mio studio privato dove ho continuato la mia professione fino al 2013. La carriera sub . A sei anni ho cominciato a pescare polpi e seppie in apnea con una piccola fiocina a mano e ho continuato fino a quando a 18 anni ( 1974 ) ho fatto il mio primo corso di sub. Avendo già la passione per la fotografia terrestre ( addirittura quando sviluppavo le mie foto trasformavo un bagno di casa in una camera oscura ) nel 1980 ho abbandonato i fucili e ho comprato una Nikonos 2 usata con un flash a lampadine e ho cominciato a dedicarmi alla fotosub. In seguito nel 1986 sono passato ai video subacquei con una Sony scafandrata che sembrava un dirigibile….da allora non ho mai smesso. Ho conseguito vari brevetti di istruttore PADI, SSI, CMAS, CIRSS, ANIS e con altri soci ho fondato la scuola di sub Tritone di Torino. Dal 2014 mi sono trasferito sull’isola di Agusta in Raja...

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