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La mia prima volta al lago: operazione Ceresio pulito

Solo una persona al mondo avrebbe potuto convincermi a immergermi al lago. Alborelle e pareti bianche putroppo hanno guadagnato al massimo l’alzata di un mio sopracciglio. E questo lo sapeva anche lui, Nello. Ma sapeva anche che non avrei detto di no alla pulizia dei fondali. Trafficare col fango e sott’acqua m’è sempre piaciuto. Più l’acqua è torbida più mi piace scavare trafficare e ravanare, alzando un botto di sospensione. E al lago strappare qualcosa al fondale, equivale a generare un fungo atomico nero nella nebbia marrone. “Io con te in grotta non ci vengo!” Era dal ’94 che non facevo un’immersione in Brail. Mi mancava!

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Per una serie di circostanze difficili da spiegare in un breve post, mi ritrovo con Nello e Mary Poppins, ed un’altra trentina di subacquei, a pulire i fondali del Ceresio davanti a Bissone, in Svizzera, con una tre millimetri prestata e un’attrezzatura in uno stato che spaventa i presenti.
L’Associazione Fondali Puliti Ceresio non scherza. A darci una mano a riva a raccatare ciarpame e scaraventarlo in una benna tra le panchine del lungolago ci sono i membri femmine del Municipio in elegantissimi jeans e guanti da giardiniere.

L’acqua è limpidissima, prima della nostra entrata. E’ pieno di gamberi. Mi pento di aver tolto la casa a uno di loro asportando dal fondo un vecchio, magnifico pitale in ghisa laccata. Per un sacco di creature, mi rendo conto, sono stato peggio di Katrina, ma in quanto a plastiche e altri inquinanti…
Le alghe, anzi le piantine, non me le immaginavo così tenere, bombolose da ovetti pru-pru. Ero abituato alle foreste di Kelp, quella visione vichinga, gotica post-ossianica.
Il lago è tenero, quasi fru-fru.

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A operazione conclusa ha fatto capolino un ministro del Cantone, in polo a righine e rigorosamente senza scorta nè elicotteri, poi il pranzo offerto dal Comune sotto i portici antichissimi che ricordano la Liguria. Sì, i paesini lungo il Ceresio non ricordano tanto il Lario, quanto la Liguria. Seduto con noi c’è anche il sindaco, che decide di regalare a tutti i volontari due libri su Bissone. Li sfoglio e mi rendo conto che sono due prodotti editoriali pazzeschi, uno sugli artisti e l’altro sui collegamenti transalpini, una vecchia fissazione svizzera. Ricerche documentali vertiginose e cura editoriale all’altezza. Ve lo immaginavate voi che un Francesco Borromini, uno dei massimi esponenti del barocco a Roma fosse proprio di Bissone?

Bene. Alla fine mi son trovato io a ringrazire tutti: il sindaco per quei libri magnifici, l’organizzazione per l’organizzazione e Mary Poppins per aver sopportato il mio bassissimo livello estetico.
Ma soprattutto ringrazio Nello per avermi fatto scoprire un ambiente marino… pardon, acquatico (vedi che è più forte di me?) che è più che piacevole!
Soprattutto se c’è da trafficare, ravanare…

PS
Vi chiederete: ma…. possibile che uno che chiamavano Mr.Thistlegorm non abbia mai fatto immersioni al lago? In Inghilterra e per emergenza. Sopattutto nelle quarries. And You know what I mean…

http://www.asfopuce.ch/

Foto di apertura di Nello Antonello Fumagalli

Claudio Di Manao
Author: Claudio Di Manao

Da guida e istruttore sub ad autore eclettico del libro cult Figli di Una Shamandura, ma anche di programmi radiofonici, documentari e altre pubblicazioni.

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