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Il sottomuta & intimo tecnico – Parte 1°

La tecnologia dei materiali e della loro lavorazione ha fatto passi da gigante nei filati e nei tessuti che da essi vengono confezionati.

Ricordo ancora, ragazzo del liceo, quelle magliette termiche che indossava il mio compagno di banco e l’aria pesante che si diffondeva prepotente. Era quasi impossibile che la pelle traspirasse correttamente.

I moderni filati in polipropilene e poliammide creano un tessuto innovativo, leggero, isolante e traspirante grazie alla loro sezione cava e alla capacità di trasportare verso l’esterno l’umidità, evitando ristagni indesiderati.

Questo principio è trasversale a tutti gli sport che impegnano il praticante in sessioni dove rimanere asciutti, anche in presenza di abbondante sudorazione, è fondamentale per il comfort e quindi per la prestazione.

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Nella subacquea questa caratteristica assume una rilevante importanza soprattutto nelle immersioni con muta stagna dove il comfort termico è assicurato non solo dall’isolamento del sottomuta, quella sorta di pigiamone integrale che isola il corpo dal contatto diretto con il trilaminato o il neoprene, ma anche dall’intimo tecnico rappresentato da legging e maglia elasticizzati che, indossati sulla pelle nuda, contribuiscono a tenerla asciutta anche in assenza di ventilazione esterna.

Il vantaggio più apprezzato è sicuramente quello di non percepire gli effetti del raffreddamento a causa della sudorazione e della impossibilità che il tessuto possa asciugarsi perché chiuso all’interno della muta stagna anche durante le immersioni più impegnative.

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Ma non tutti i tessuti sono uguali. Tanto maggiore sarà la qualità del filato tecnico, tanto più piacevole sarà la sensazione di asciutto e di comfort durante la permanenza in acqua.

Ecco perché la classica t-shirt in cotone è da evitare come anche tutti quei tessuti economici che si limitano ad impregnarsi senza trasportare l’umidità verso l’esterno.

Orante Trabucco
Author: Orante Trabucco

Esperto di subacquea, le sue esperienze subacquee hanno avuto inizio nel 1995, quando si è avvicinato a una rinomata società ligure, iniziando così un lungo percorso formativo nel campo. Durante questa fase, ha avuto la fortuna di incrociare nomi molto noti nella subacquea sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2021, ha preso la decisione di trasformare la sua passione in un'attività principale, focalizzandosi sulla promozione e vendita di articoli "Made in Italy" prodotti da piccole aziende artigianali. Queste aziende si distinguono per la loro qualità e l'attenzione ai dettagli. Collabora con il portale SCUBAPORTAL nella stesura di contenuti che si augura possano contribuire ad una migliore comprensione di questa affascinante disciplina perché affrontano argomenti vissuti in prima persona.

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