Gli zombi esistono, almeno tra i coralli

Una nuova ricerca, presentata ieri a Honolulu al 13th International Coral Reef Symposium, annuncia al mondo la scoperta dei coralli zombi.

Gli scienziati autori dello studio hanno prelevato campioni di coralli in apparenza vivi e vitali da varie zone dell’area americana, dalla Florida a Puerto Rico, alle Isole Vergini, per scoprire che quelli che loro dall’esterno giudicavano in perfetta salute in realtà non hanno cellule uovo né spermatozoi, non sono in grado di riprodursi, in altre parole la loro vitalità è illusoria e per questo sono stati soprannominati zombi, i morti viventi.

Conservazione del reef

Abbiamo sempre pensato di essere in grado di ripopolare un reef disastrato, ad esempio dal bleaching, trapiantando nuove colonie di corallo dalle aree vicine, ma la notizia che senza volerlo potremmo trapiantare un esercito di zombi, incapaci di riprodursi, è sconfortante.

Degna di nota l’osservazione che tra le aree studiate quelle che hanno la maggiore incidenza di coralli-zombi sono anche quelle più frequentate da turisti e subacquei. Come a dire che la presenza dei turisti danneggia il reef, anche attraverso azioni che molti giudicano innocue, come spalmarsi di creme solari con filtri chimici.

Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

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