Gli squali senza papà

La partenogenesi (dal greco παρθένος, «vergine» e γένεσις, «nascita», ovvero riproduzione verginale) è un modo di riproduzione di alcune piante e animali in cui lo sviluppo dell’uovo avviene senza che questo sia stato fecondato. In altre parole il figlio, sempre femmina, avrà un patrimonio genetico ereditato solo dalla cellula uovo, quindi dalla madre.

Tra gli animali erano noti da tempo casi di partenogenesi negli insetti e in altri invertebrati, ma non si pensava che fosse presente anche tra i vertebrati. Invece è di questi giorni la notizia, pubblicata dalla rivista scientifica Nature, che Leonie, una femmina di squalo leopardo tenuta in cattività, al Reef HQ aquarium di Townsville, in Australia, è stata protagonista di un caso di partenogenesi. Pur non essendo stata a contatto con un maschio per oltre tre anni, ha deposto uova da cui sono nati tre squaletti vitali.
Non è la prima volta che il fenomeno è osservato in uno squalo leopardo (Stegostoma fasciatum). La notizia però è che Leonie vergine non lo era affatto: aveva già avuto dei piccoli dopo essersi accoppiata con un maschio. Nel 2012, spostata in un’altra vasca dove non ci sono squali maschi, ha continuato a deporre uova non fertilizzate, come fanno le galline. Tre anni dopo però, gli scienziati hanno visto che tre di quelle uova si sviluppavano fino alla schiusa.

Qualcuno ha pensato che la mamma potesse aver immagazzinato lo sperma ricevuto a suo tempo per utilizzarlo a distanza di anni, ma l’analisi genetica dei piccoli dimostra che sono figli solo della loro madre.

Non è la prima volta che succede, in passato altre nascite per partenogenesi hanno riguardato altri elasmobranchi (tra cui lo squalo martello e l’aquila di mare) e un serpente boa. Il fenomeno va visto probabilmente come un tentativo estremo, vista la mancanza di maschi per fecondare le uova, di mettere al mondo delle femmine più giovani, che in futuro potrebbero essere fecondate. La partenogenesi non può essere una soluzione definitiva, in quanto a lungo andare porterebbe a un impoverimento genetico, ma evidentemente in casi di emergenza diversi animali possono farvi ricorso. Non si conoscono (per ora) casi di mammiferi partenogenetici…

 

 

 

Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

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