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Donne e subacquea, 7 falsi miti

Donne e subacquea: le donne sub sono circa il 25% tra quanti praticano immersioni. Lo dicono i nostri ultimi sondaggi e lo confermano i nostri analytics.

Corretta o meno che sia la percentuale non sembra essere un dato allarmante. La quota rosa è sempre stata in netta minoranza e forse la quota era anche minore agli inizi della subacquea.

Non servono statistiche complesse per vedere quante poche donne ci sono, basta contare la loro presenza nei centri diving o nei punti di immersione. Spesso ci si trova in gommoni di soli uomini.

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Perché le donne che praticano subacquea sono così poche?

Claudio Di Manao (link al sondaggio) commenta così: “I nemici della subacquea al femminile sono due: la potentissima lobby dei parrucchieri e un certo machismo, che ancora gironzola tra i subacquei preistorici.
Eppure le donne sono una vera benedizione per la subacquea: sono più affidabili e consapevoli degli uomini, hanno più a cuore l’ambiente. Credo che tra i ricercatori e i biologi marini siano almeno il 50%
.”

E siamo completamente d’accordo, le donne sub sono più affidabili, più sicure e consumano molta meno aria degli uomini.

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Sfatiamo 7 falsi miti, dubbi e dicerie su donne e subacquea.

  1. Le donne sono più deboli fisicamente.
    Vero, ma l’attrezzatura sott’acqua è neutra, la maggior fatica si sente solo fuori dall’acqua dove un aiuto è sempre disponibile.

  2. Le donne soffrono di più il freddo.
    Effettivamente presentano minor massa muscolare ma con l’attrezzatura adeguata questo problema è facilmente risolvibile.

  3. Le donne hanno minori disponibilità economiche.
    Purtroppo in Italia è vero e normalmente le donne hanno stipendi medi inferiori rispetto agli uomini. È però anche vero che tutto è questione di priorità di spesa.

  4. Le donne sono maggiormente impegnate in attività domestiche.
    È vero che le donne sono ancora statisticamente più attive in casa rispetto agli uomini, è però anche vero che quando gli uomini fanno immersioni loro se stanno spesso in spiaggia a prendere il sole e non in casa a spignattare.

  5. Le donne biologicamente hanno giorni di fermo macchina.
    È vero che in questo periodo le donne dovrebbero limitare l’attività subacquea ma è anche vero che questo periodo dura pochi giorni al mese. (leggi anche Riflessioni DAN)

  6. Cultura e interessi diversi.
    Le donne potrebbero avere minor attitudine ed educazione culturale a pensare a sport estremi o comunque fuori dall’ambiente naturale.

  7. Le donne soffrono maggiormente ansia e paure.

Se fosse anche provato scientificamente, le paure si superano affrontandole.

Hai sentito altre stranezze su donne e subacquea? Cosa ne pensi?

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Author: ScubaPortal

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