Un mese fa ho fatto due immersioni. La prima a 27 metri per 20 minuti e la seconda a 11 metri per 35 minuti. Ho seguito le indicazioni del mio computer subacqueo, non ho fatto la sosta di sicurezza e potrei aver effettuato una risalita piuttosto rapidamente. Stavo bene fino a quattro giorni dopo l’immersione quando ho avvertito dei dolori al gomito. Se non muovo il braccio non ho alcun male ma, se ruoto l’avambraccio o piego il gomito, sento un leggero fastidio. C’è qualche probabilità che questo si colleghi alle mie immersioni?
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La risposta degli specialisti DAN:
Non avendo avuto alcun sintomo nei quattro giorni successivi alle immersioni, è improbabile che i successivi sintomi abbiano a che fare con la patologia da decompressione (PDD). L’azoto assorbito durante le immersioni segue la fisiologia delle leggi dei gas – non può sostare nei tessuti dell’organismo una volta che la pressione parziale del gas respirato diminuisce allo stesso livello della pressione ambiente. Sebbene l’azoto lasci il corpo molto più lentamente rispetto alla velocità con cui viene assorbito, deve comunque essere totalmente espulso. A 24 ore dall’immersione, il nostro organismo ritorna in equilibrio con la pressione ambiente dell’azoto. Se il fastidio compare con il movimento dell’articolazione, si tratta probabilmente di uno strappo o di una lesione muscoloscheletrica. Il dolore solitamente relativo alla PDD non si collega al movimento ed è piuttosto costante. Il fatto che si presenti quando muove il gomito potrebbe ad esempio indicare una lesione da overuse (lesione da movimento muscolare ripetitivo). Se non ha ancora consultato uno specialista le consigliamo di farlo. Una terapia appropriata sarebbe indicata per prevenire lesioni permanenti.







