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Come funziona Sharknet

Vi abbiamo presentato SHARKNET, un innovativo strumento di sicurezza e di allenamento, che ci aiuta a migliorare le performance registrando le nostre attività in acqua e mostrando le nostre statistiche e quelle dei nostri amici automaticamente sull’App. E in caso di difficoltà, invia un SOS con le nostre coordinate a chi vogliamo semplicemente con un doppio tap.

Abbiamo chiesto agli sviluppatori di SHARKNET di entrare un po’ più nel dettaglio di come funziona il dispositivo per capirne meglio tutte le potenzialità. Eccone un assaggio.

I componenti principali di SHARKNET sono un ricevitore GPS, un sensore di profondità, un accelerometro e un modulo di telefonia cellulare con SIM incorporata.

Quando l’utente è in superficie, il GPS controlla la posizione ed il modulo telefonico risponde eventualmente al messaggio di qualcuno (a cui abbiamo lasciato il nostro codice per la localizzazione, privato) che ci chiede dove siamo.

Al momento dell’immersione, il dispositivo memorizza la posizione di inizio immersione dell’immersione e, ogni secondo, i dati di profondità ed assetto del sub. Al momento della riemersione, SHARKNET, trasmette automaticamente tutti i dati alla App dell’utente, che si ritrova così il logbook sempre compilato.

In caso di emergenza, quando l’utente dà un doppio “tap”, SHARKNET inizia a lampeggiare e, se in superficie, trasmette un messaggio di allarme a tutti i destinatari prescelti dall’utente tramite il modulo telefonico. Se l’emergenza è attivata sott’acqua, SHARKNET memorizza lo stato di allarme e, una volta in superficie, lo trasmette a tutti i destinatari prescelti.

La SIM ed il modulo telefonico di SHARKNET sono quindi componenti centrali e potenzialmente critici: sappiamo infatti che in mare spesso non c’è connessione telefonica. Per ovviare a questo problema, SHARKNET impiega una speciale SIM che si collega sempre alla cella telefonica che, in ogni dato luogo, offre la migliore connessione telefonica, indifferentemente in Italia o all’estero, senza differenze di costo di connessione.

A meno che non ci immergiamo molto lontani dalla costa, il nostro dispositivo SHARKNET dovrebbe quindi restare sempre “connesso”, occupandosi da solo del nostro logbook e regalandoci immersioni con un layer di sicurezza in più.

Sul sito di SHARKNET, www.sharknet.com, potrete trovare ulteriori dettagli su come funziona e su come poter acquistare il dispositivo.

Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

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