buddy watcher

Buddy Watcher all’EUDI

Allo stand di Scubaportal in molti hanno fatto la coda per testare al proprio polso una delle più grandi novità di questi ultimi anni.

Prodotto in Europa da una start-up tedesca, Buddy Watcher permette ai compagni sott’acqua di richiamarsi in modo silenzioso e discreto mediante ultrasuoni, che accendono silenziosamente una vibrazione avvertibile con facilità. È finita l’era degli shaker e delle paperelle, che fanno girare tutti attorno a noi meno il nostro compagno, impegnatissimo in qualche attività e che non sentirebbe nemmeno le cannonate! Buddy Watcher si sente sempre e non disturba gli altri attorno a noi.

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È disponibile anche un’unità Master, che invia il segnale contemporaneamente a tutto il gruppo dei sub accompagnati. E grosse novità sono annunciate.

Buddy Watcher

Buddy Watcher è distribuito in Italia da Zeropixel, e si può acquistare sul Marketplace di Scubaportal 

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Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

2 commenti su “Buddy Watcher all’EUDI”

  1. Michele Di Cristo

    L’ho visto ma non l’ho provato. Però le prove che facevano a Eudi erano su polsi “nudi”. Dove e come metterlo quando hai una pesante e ingombrante muta stagna con un pesante sottomuta? Si sentirebbe? Sarebbe scomodo? Si sentirebbe la vibrazione?

  2. Si sente benissimo anche con la muta stagna. In questo caso il bracciale si sostituisce con una versione XL che si adatta a mute stagne, anche ingombranti, e la vibrazione si trasmette anche attraverso la muta stagna e eventuali sottomuta. Spesso all’EUDI abbiamo fatto le prove mettendo il bracciale sopra la giacca, proprio per simulare la presenza di una muta spessa.

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