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Perché si smette di praticare la subacquea? Parte #1 – Organizzazione territoriale

Praticare subacquea fa bene, ad adulti, bambini, donne e uomini. Fiumi d’inchiostro sono stati versati per dimostrare la veridicità di questa affermazione. Inevitabilmente però assistiamo ad un fenomeno trasversale all’età e al genere che porta l’entusiasmo iniziale a scemare progressivamente fino all’abbandono finale.

Questo fenomeno, ampiamente studiato dalla psicologia sportiva, si chiama drop-out e coinvolge soprattutto i ragazzi in età adolescenziale.

Tuttavia non è inusuale organizzare battesimi subacquei, DSD per gli anglofoni (discover scuba diving), oppure corsi di primo livello con una buona affluenza ed interesse di pubblico e veder scemare progressivamente i partecipanti negli step successivi.

Per individuare un punto di attacco a questa analisi è necessario capire come è organizzata la pratica sportiva in Italia e in particolare la subacquea.

Come spesso capita, il cuore pulsante dello sport, almeno da noi, è regolamentato dalle Federazioni Nazionali delle singole discipline. Dal momento che solo una federazione può rappresentare la disciplina di riferimento la promozione e l’organizzazione di attività fisico-sportive con finalità formative e ricreative è proposta anche dagli Enti di Promozione Sportiva, riconosciuti dal CONI.

Senza entrare nel merito delle peculiari finalità statutarie la cosa importante da sapere è che il grosso del lavoro territoriale è organizzato dalle ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche), affiliate alle FSN o agli EPS che, per loro natura, operano quasi esclusivamente in regime di volontariato, non hanno scopo di lucro e basano la loro presenza locale principalmente su singole iniziative.

Esistono poi le ditte/società professionali che, per mestiere, praticano ed organizzano attività subacquee promuovendosi grazie alle attività di diving e di formazione.

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Quindi, in sintesi, un appassionato di attività outdoor che volesse cimentarsi nella pratica subacquea ha di fronte a sé un’offerta no profit e una profit.

La scelta non è banale perché investe la natura stessa delle attività subacquee.

Nella prossima puntata affronteremo le motivazioni di questa scelta.

Orante Trabucco
Author: Orante Trabucco

Esperto di subacquea, le sue esperienze subacquee hanno avuto inizio nel 1995, quando si è avvicinato a una rinomata società ligure, iniziando così un lungo percorso formativo nel campo. Durante questa fase, ha avuto la fortuna di incrociare nomi molto noti nella subacquea sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2021, ha preso la decisione di trasformare la sua passione in un'attività principale, focalizzandosi sulla promozione e vendita di articoli "Made in Italy" prodotti da piccole aziende artigianali. Queste aziende si distinguono per la loro qualità e l'attenzione ai dettagli. Collabora con il portale SCUBAPORTAL nella stesura di contenuti che si augura possano contribuire ad una migliore comprensione di questa affascinante disciplina perché affrontano argomenti vissuti in prima persona.

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