Cose da fare e da non fare

Cose da fare e da non fare se vai sott’acqua

Non vogliamo sostituirci a un regolare corso sub: chi scrive è un istruttore e sa perfettamente quanto un corso sia necessario, ma sa anche che ci sono degli argomenti che magari il vostro corso non ha sottolineato con la dovuta energia, per mancanza di tempo, o cose che il subacqueo tende a trascurare. E allora vediamo assieme cosa fare e non fare quando andiamo sott’acqua.

Cose da fare e da non fare

Cose da fare.

  1. Essere in piena salute fisica e mentale

Un check-up correttoall’inizio della stagione ti può aiutare ad evitare di sentirti male in immersione o subito dopo. La subacquea è un’attività alla portata di tutti, ma è pur sempre un’attività all’aria aperta, pensaci.

  1. Avere un buddy fidato

Necessario per aumentare il piacere dell’immersione e per ridurne il pericolo. Sottacqua non capita quasi mai, ma nell’eventualità che rimani intrappolato da una rete o da una lenza, preso da una corrente improvvisa, che un pezzo della tua attrezzatura sia in avaria, o in qualsiasi emergenza, è sempre meglio essere in due.

  1. Il buddy check

Un controllo pre-immersione è un must, per il principiante come per chi è alla 2000ma immersione… la distrazione è sempre dietro l’angolo.

  1. Comunicazione

Non solo sott’acqua, la comunicazione col buddy comincia fuori dall’acqua, con un accordo sul programma dell’immersione, su direzione e tempi. Discutere sott’acqua è qualcosa molto difficile da evitare.

  1. Tenere il log-book aggiornato

Un log-book curato è una testimonianza precisa della tua esperienza, preziosa per te e per chi ti deve valutare.

  1. Lasciare qualcuno in superficie

Un compagno fidato lasciato in superficie, informato sul programma della giornata, può essere prezioso in caso di emergenza.

Cose da fare e da non fare

Cose da NON fare

  1. Risalire velocemente

Lo sai dal corso open, una risalita veloce può causare la formazione di bolle di azoto, ricordalo sempre. Sali sempre lentamente, e specialmente negli ultimi metri prima della superficie, dove le variazioni di pressione sono più cospicue. Rimarresti stupito dal sapere quanti sub, finita la fermata di sicurezza, percorrono troppo velocemente gli ultimi 3 m prima di tornare in superficie.

  1. Disturbare la vita marina

Ricordalo sempre, per quanto piccoli e insignificanti possano sembrare: quello che cresce sul fondo, animale o pianta, cresce lentamente e in un secondo di distrazione puoi distruggere quello che la Natura aveva costruito in anni di lavoro. Evita di interagire intenzionalmente con pesci, molluschi, crostacei.

  1. Non mangiare o bere troppo

Immersioni e mangiate epiche sono nella nostra cultura, ma evita di riempire troppo lo stomaco se vuoi reimmergerti dopo, aspetta il giusto, e soprattutto non bere alcolici prima dell’immersione. L’alcol provoca vasodilatazione periferica, influisce anche sull’assorbimento dei gas.

  1. Lasciare gli altri all’oscuro

Partendo per un’immersione informa chi ti sta vicino sul tuo itinerario, sul programma, sulle persone che ti accompagnano, e su quando sarai di ritorno. Ovviamente non ci saranno problemi, ma nel caso…

  1. Andare troppo lontano

Specialmente all’inizio, ma anche da esperto, considera sempre di coprire le distanze confortevoli per te, considerando di non stancarti troppo al ritorno, se devi rientrare pinneggiando.

  1. Immergerti con attrezzature danneggiate

La tua vita dipende dall’integrità dell’attrezzatura, non solo quella più tecnica, come l’erogatore o il GAV, ma anche quella in apparenza banale, come la maschera o le pinne. Hai controllato che i cinghioli siano a posto?

Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

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