corso sub a torino

Corso sub a Torino

Una domanda che sentiamo spesso è: meglio frequentare il corso sub a Torino, prima di partire, o farlo durante la vacanza?

Diciamo subito che non esiste un’unica risposta. Dipende molto dalle esigenze personali. Un corso sub porta via del tempo che si potrebbe impiegare in altre attività. E allora per chi ha il tempo contato è possibile utilizzare il periodo di ferie, col tempo libero che si porta dietro (e la maggiore disponibilità mentale, ad applicarsi) per imparare qualche abilità nuova.

Ma fare il corso prima di partire ha un grande vantaggio: quello di arrivare nel sito dove potrai fare magnifiche immersioni già preparato, e quindi, senza perdere altro tempo, pronto a ricavare il massimo dai tuffi. E questo è vero soprattutto se al corso riesci ad aggiungere qualche immersione di allenamento, che ti aiuti a fare pratica con le abilità e con la nuova attrezzatura in condizioni reali di immersione.

I corsi sub di primo livello prevedono lezioni in piscina, con molti esercizi, e alcune uscite in acque libere, dove si ripetono gli esercizi ma si mettono anche in pratica le nuove abilità apprese in una situazione naturale.

corso sub a torino

Seguire il corso sub a Torino

Proviamo a delineare uno scenario possibile. Ad agosto partirai per una vacanza che ti porterà in un paradiso tropicale.

Il nostro consiglio è sicuramente quello di seguire un corso sub a Torino. In questo modo arriverai a destinazione già preparato, sapendo come evitare che la maschera si appanni, come si respira da un erogatore, come si aziona il GAV e come si legge un computer. E se avrai fatto anche qualche immersione di piacere, dopo il corso, avrai avuto modo di impratichirti, saprai come trovare il corrugato senza tenerlo sempre stretto in mano. Insomma, sarai nelle condizioni migliori per trarre il massimo dalle immersioni, divertendoti e rilassandoti.

E poi? Un corso Advanced, molto pratico, è il tipico corso per cui possiamo investire 2-3 giornate durante le vacanze, durante i quali migliorarci divertendoci, e facendo le nostre immersioni. Tra i corsi successivi invece seguiremmo in una situazione urbana l’addestramento Rescue, molto pratico nuovamente ma molto basato su prove ed esercizi, che in vacanza ci porterebbero via del prezioso tempo di immersione, sottraendolo all’esplorazione dei fondali.

Infine, al momento di orientare la via della subacquea verso un’attività professionale… ma non bruciamo i tempi, per il momento partiamo per le vacanze, e in compagnia, perché il corso ti ha dato l’opportunità di conoscere un buddy che condivide la stessa passione. Comincia l’avventura!

Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

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