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House Shark: lo squalo in casa

Lo Shark movie è ormai diventato un genere, con registi che fanno a gara nel rappresentare le situazioni più irreali e assurde.

Credevate di aver visto il peggio con gli squali volanti di Sharknado? Chi di voi, dopo aver visto le immagini delle fauci spalancate del primo squalo di Spielberg non si è preoccupato un pochino, non ha controllato prima di sedersi per espletare le funzioni fisiologiche, che non ci fosse una pinna minacciosa dentro la tazza del gabinetto? Ebbene, questa paura atavica (?) della nostra specie diventa realtà, o meglio finzione cinematografica, col nuovo House Shark. Non ci credete? Guardate il trailer, poi ne riparliamo.

Io francamente non so più che dire. In mezzo a questo fiorire di film assurdi, forse l’unico aspetto che ha qualcosa di positivo è che lo squalo diventa un mostro qualunque, non più il vertice delle piramidi alimentari degli oceani ma un Babau che si nasconde dentro le nostre case, che si materializza dalle ombre. Non fa più paura il predatore che potrebbe colpire chi si avventura in mare, ma la materializzazione delle nostre paure infantili, il mostro che ci mangia mentre crediamo di essere tranquilli nella nostra casa, in situazioni talmente assurde che ci fanno sorridere e lo svuotano di quel senso di paura che poteva evocare un vero squalo.

O forse fanno sorridere solo noi subacquei, che sappiamo essere situazioni assurde, ma colpiscono il grande pubblico, che si lascia suggestionare ed è portato a identificare lo squalo col pericolo che potrebbe colpirci dovunque, col licantropo, il vampiro, lo zombie del 2000? E quindi a odiarlo, a desiderarne l’estinzione, che è proprio quello che noi vorremmo evitare!

O più semplicemente sto dando troppa importanza a un fenomeno solo commerciale? Visto il successo inaspettato di film come Sharknado, l’industria del cinema si ingegna a scovare nuovi filoni da propinare al pubblico, trovando qualcosa che possa colpire anche chi non sa nemmeno nuotare? In fondo lo squalo di Spielberg era un pericolo selettivo, solo per chi va in mare, House Shark è un pericolo democratico, per tutti.

E voi che ne pensate?

Massimo Boyer
Author: Massimo Boyer

Biologo marino, fotografo sub e scrittore, tour operator, istruttore e guida. Ottimo conoscitore dei fondali Indonesiani. Autore di 4 libri: La fotografia naturalistica subacquea. Tra tecnica, arte e scienza, Scilla. Storia di uno squalo bianco, L'agenda del fotosub. Diventa fotografo subacqueo in 12 mesi, Atlante di flora e fauna del reef e oltre 500 articoli di subacquea. Insegna Fotografia Subacquea all'Università di Genova, collabora con l'Università Politecnica delle Marche e con l'Università di Milano Bicocca. https://rubrica.unige.it/personale/UkJFXVpo

1 commento su “House Shark: lo squalo in casa”

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