Fotografare sott’acqua con il 50/60mm macro

Autore: Cristian Umili

Il 50 o 60mm macro (la lunghezza focale dipende dal
produttore) è di solito il primo obiettivo che si acquista quando si inizia ad
usare una reflex per vari motivi: di solito ha un costo abbordabile soprattutto
se si trova usato, anche l’oblò piano corto è economico e permette di
fotografare soggetti di varie dimensioni.


Il colore dello sfondo è un valore aggiunto che si da alla foto

Faccio una piccola parentesi sugli obiettivi macro, gli
obietti macro sono dei particolari obiettivi che possono mettere a fuoco
all’infinito e si comporta come un obiettivo normale della stessa lunghezza
focale ma a differenza degli obiettivi “normali” i macro hanno una minima
distanza di messa a fuoco molto ridotta, in genere il 60mm macro ha una minima
distanza di messa a fuoco di 29cm dal piano sensore e questo permette di avere
un ingrandimento di 1:1 ossia 1 mm reale è 1 mm sul sensore il tutto riferito ad
un sensore 24x36mm, se usiamo un obiettivo macro progettato per una macchina con
il sensore grande su una reflex con un sensore APS-C che è più piccolo avremo
due effetti: l’obiettivo perderà parte dell’angolo di campo diventando più tele
(60mm x 1,5= 90mm) e per questo crop si ha un aumento del rapporto di
riproduzione da 1:1 a 1,5:1. Naturalmente il fattore di moltiplicazione va ad
aggiungersi a quello dell’acqua di 1,33x in quanto si usano per questi obiettivi
degli oblò con lenti piane.


Soggetto troppo lontano


Ingrandimento corretto con un soggetto che tende a scappare e l’uso di due
flash ha permesso di illuminare il soggetto e lo sfondo.

In Mediterraneo è ottimo per fotografare polpi, scorfani,
bavose un po’ grosse ma sicuramente il suo must in mediterraneo sono i soggetti
medio-piccoli che stanno relativamente fermi e si lasciano avvicinare parecchio
come nudibranchi, granchi e seppie.

Apparentemente sembra un obiettivo semplice da usare perchè permette un buon
range operativo (dimensioni diverse di soggetti), è poco ingombrante sott’acqua
e non si rischia di perdere il soggetto mentre lo si mette a fuoco ma la
necessità di andare molto vicino al soggetto ci crea dei problemi con soggetti
molto mobili come i pesci che tendo a scappare (almeno in Mediterraneo) quando
sono al giusto ingrandimento e quando opero alla minima distanza di messa a
fuoco non si molto spazio dove sistemare i grossi flash subacquei.


Posizione errata del flash per via del poco spazio disponibile.


Posizione corretta del flash

Per fotografare i soggetti molto piccoli dove scattiamo quasi
sempre alla minima distanza di messa a fuoco è più facile usare un solo flash in
quanto diventa difficile trovare lo spazio per il secondo flash; in caso
dell’uso di un solo flash conviene posizionarlo in modo che la luce cada
dall’alto verso il basso con un’inclinazione di circa 45°.
Per soggetti presi al volo come i pesci conviene usare due flash posizionati ai
lati dell’oblò e leggermente inclinati in modo da ridurre l’illuminazione della
sospensione e se si riesce usare un flash per illuminare il soggetto e uno per
lo sfondo o per dare una luce d’effetto un po’ da dietro.

Per quanto riguarda l’inquadratura i soggetti vanno ripresi o alla loro altezza
o dal basso verso l’alto e vi consigli di andare sempre più vicino possibile al
soggetto per fotografarlo al meglio.

Ringaziamo Cristian Umili e vi invitiamo a visitare il
suo sito:



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