Obiettivo invertito

Un alternativa veloce ai classici obiettivi macro, 60 o 105mm, per macrofotografia spinta, e per chi abbia voglia di sperimentare: l’obiettivo invertito, una vecchia tecnica di macrofotografia usata a terra. Consiste semplicemente nel montare l’obiettivo al contrario usando un’apposita ghiera di raccordo, detto anello d’inversione. Facendo questo in custodia non si può cambiare diaframma, e non possiamo modificare il fuoco, però abbiamo il vantaggio di trasformare un obiettivo da 50mm normale in un obiettivo macro.

Nikon D800 con 17-35 montato in modo inverso
Nikon D800 con 17-35 montato in modo inverso

Rovesciando l’obiettivo abbiamo un altro effetto: quando montiamo il nostro obiettivo correttamente un sistema chiamato accoppiatore del diaframma tiene aperto il diaframma finché non scattiamo, e lo chiude al valore prestabilito solo durante lo scatto, il che ci permette di vedere chiaramente quello che inquadriamo. Invece con l’obiettivo invertito vediamo a diaframma chiuso. Se impostiamo su un obiettivo invertito f/22, vedremo tutto molto scuro all’interno del mirino perciò saremo costretti ad usare diaframmi abbastanza aperti nell’ordine di f/5,6 con conseguente riduzioni della profondità di campo, e a usare solo obiettivi di vecchio tipo, con la ghiera dei diaframmi.

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Per ottenere un ingrandimento maggiore di 1:1 dobbiamo usare obiettivi grandangolari: più la lunghezza focale dell’obiettivo invertito è corta, più si riduce la minima distanza di messa a fuoco con conseguente aumento dell’ingrandimento.

Con tutti questi problemi allora perché pensare ad usare un obiettivo invertito sott’acqua?

Sicuramente è una tecnica che ha dei vantaggi se si vogliono ottenere immagini un po’ differenti: l’obiettivo invertito di solito crea uno sfuocato particolare, oserei dire pittorico, inoltre permette di avere un forte ingrandimento senza investire in lenti addizionali.

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Le foto di questo articolo sono state fatte alle Filippine con uno zoom 17-35mm invertito e posizionato a 35mm e l’oblò del 105mm macro.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, un articolo completo è su Scubazone numero 27.

Cristian Umili
Author: Cristian Umili

Fotografo professionista pubblicitario e matrimoni, istruttore fotosub e guida subacquea. Amante della biologia marina.

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